Torino, la città magica, colosso industriale rombante di motori, anfitetatro metafisico delle opere di de Chirico, soggiorno autunnale che segnò il collasso mentale di Friedrich Nietzsche ; Torino non è un luogo che si abbandona. 2018... che fare? Cos’ha lasciato in eredità questa severa città? Che sapore hanno i frutti che pendono dai suoi rami reticolari, o sono quest’ultimi secchi e maledetti come quelli del proverbiale fico sterile? Voce! Come quelle volte che abbiamo letto un testo davanti a tutta la classe, a nostro malgrado. “Voce!” è sforzo collettivo, esperimento in tempo reale che scava nell’immaginario degli studenti d’arte torinesi e ne fa emergere le immagini archetipiche, le dissonanze e l’ironia acre eppure tesa al futuro in leggerezza. Kspaces presenta una mostra che scavalca le retoriche sul disincanto giovanile, apre brecce intragenerazionali per rivelare una pulsione fresca e familiare; costante che si presta al suo tempo senza mai snaturarsi. L’undici maggio, 22 creativi provenienti dall’Accademia Albertina, IED e Politecnico di Torino, diranno la propria in un contesto che sfugge al sistema artistico convenzionale, un’opportunità per iniziare un dialogo aperto fra vecchio e nuovo, immanente e transitorio.